18 Marzo 2018
Lo sport è per prima cosa una palestra di vita, dove si impara dalle delusioni e dalle gioie; noi cerchiamo di far passare il messaggio che le gioie dipendono dall’impegno e non da fatti esterni.
La pallacanestro e tutti gli sport di squadra hanno delle caratteristiche specifiche, una di queste è che l’allenatore decide chi, quando e come gioca. Il concetto fondamentale è che tutti i risultati dipendono dal gruppo d’allenamento e non tanto dalla prestazione nella singola partita, quindi che se le cose vanno bene o male i meriti e i demeriti vanno sempre divisi tra tutti; anche per questo motivo insistiamo sull’importanza che anche i non convocati vengano a vedere le partite.
Qualunque allenatore onesto non può sapere quanto giocherà un atleta prima dell’inizio della gara, perché questo dipende dall’andamento della stessa, dalle condizioni, dagli episodi e dalla prestazione e dalle caratteristiche di tutti (anche avversari); può succedere che a un’atleta venga concesso poco spazio perché in quella determinata occasione è in difficoltà e farlo giocare di più sarebbe deleterio.
Con l’iper protezionismo e l’evitare tutti i “traumi” ai ragazzi non si fa il loro bene, ma gli si toglie la possibilità di imparare e crescere.
Nella difficile e storica palestra Carim gli Under 13 vincono la terza partita consecutiva in 10 giorni con una squadra del loro livello (all’andata persero di 4) e se non offrono una grande prestazione offensiva, si dimostrano attenti in difesa e soprattutto in crescita nel loro punto debole: concentrazione e tenuta mentale.
La prima metà del primo quarto è perfetta (2-13) con un Meloni chirurgico dalla media distanza. Il secondo periodo è un disastro con appena un punto segnato in 10 minuti prima del canestro di Casadei sul fil di sirena: Tutto da rifare e gara in equilibrio anche se i padroni di casa non andranno mai in vantaggio. Dopo l’intervallo è lo stesso Casadei che prende per mano la squadra, ma all’inizio del quarto quarto è con il lavoro di tutto il gruppo che si piazza un altro parziale e si va sul +10: segnaliamo una bomba a scadere di azione di Marson e il primo canestro stagionale di Compaore oltre che, finalmente, alla tenuta almeno difensiva del reparto lunghi. Purtroppo abituati a gettare alle ortiche i vantaggi, seppure con qualche sbavatura, questa volta i nostri riescono a tenere in pugno la gara che si chiude senza i soliti patemi.
Crabs Rimini – Cesena Basket 2005 32-43 (5-16; 12-3; 10-11; 5-13)
Cavallucci, Battistini 8, Casadei 17, Vernocchi, Rotondo 1, Bollini, Scudellari, Meloni 12, Compaore 2, Negosanti, Marson 3. All Viroli
Pubblicato da cesenabasket in News
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