14 Febbraio 2019
1. Il basket nel tuo passato
Sono entrato nel mondo del basket in età avanzata dopo aver giocato a calcio, anche perché a Sarsina, dove vivevo, il basket non c’era. Poi come tanti, nei primi anni ’80 venni folgorato dalle imprese dei mitici Los Angeles Lakers con le telecronache di Dan Peterson e da quelle di Rod Griffin al Villa Romiti di Forlì.
Feci il corso di Tecnico Regionale e arbitrai fino alla Serie C. Nel ’96 rifeci il corso ma per diventare allenatore; la mia prima palestra fu il “Pala Calcinaccio” di Sarsina, era ribattezzata così perché per l’appunto cadevano i calcinacci e da una fessura in una parete, d’inverno entrava la neve in campo!
Dopo Sarsina ho allenato a Forlì, Cesena, Bertinoro, Cesena, Villa Verucchio e ancora Cesena.
2 Il basket nel tuo presente
Alleno il gruppo dei 2001 e 2002; i risultati non potranno mai rendere per quanto valgono questi ragazzi sul piano umano, sono anche incredibilmente maturi per la loro età rispetto ad altri gruppi di matti che ho allenato, anche se devo dire che mi sono sempre divertito.
3 Il basket nel tuo futuro
Ci sarà sempre, in quale modo vedremo.
4 Qualcosa di te fuori dal basket
Mi occupo di polli per Amadori, e gioco a tennis: a casa ho costruito un campo di tennis in erba naturale.
5 Un aneddoto divertente che hai vissuto legato al basket
A Bertinoro, con il presidente Fagioli, in serie D venivamo da 13 sconfitte consecutive e avremmo dovuto giocare una sfida sulla carta impossibile contro Forlimpopoli prima in classifica. Decidemmo di fare allenamento in pantofole per sdrammatizzare la situazione che pareva disperata; vincemmo sia quella partita che le restanti 4 e ci salvammo.
Pubblicato da cesenabasket in Staff
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