10 Febbraio 2007
Fulgor Fidenza: Rocca 3, Contestabili F. 4, Bellotti 2, Rigoni, Gatti 5,
Briglio 8, Vecchio P. 7, Dodi 19, Contestabili L. 11, Mancin 2, Moseriti 2,
Vecchio M. 5. All.: Castellani.
Carisp Cesena: Collini Gia., Pollarini, Dragicevic, Fantini, Bartolini 22,
Currà 16, Montaguti 8, Rossi, Mazzotti 1, Maestri 8, Balduzzi,
Trevisani 2. All.: Viroli.
Arbitro: Bianchi V. di Salsomaggiore (PR). Usciti per 5 falli: nessuno.
Troppo brutta per essere vera, neanche lontana parente della squadra con la S
maiuscola capace di costruirsi con merito il rispetto di tutti gli avversari.
A nulla valgono le scusanti, cioè le assenze dei lunghi Abbondanza,
Sgarzi e Collini nonché di Ceccaroni. Gli emiliani ottengono i due punti
con pieno merito, di contro i ragazzi di Viroli (molto contrariato al termine
della gara negli spogliatoi) pagano un atteggiamento presupponente, lasciano
a casa l’entusiasmo dei tempi migliori e schierano per lunghi tratti, uomo o
zona che sia, una difesa ai limiti della decenza. E dire che in avvio, col
quintetto da corsa e Dragicevic da cinque, la Carisp lasciava intravedere
ottimi sprazzi: dal 11-7 del 6′ arriva un parziale di 0-13 grazie agli otto
punti pressoché consecutivi di Maestri e le solite antecedenti folate
di Currà. Al primo riposo si spegne definitivamente la luce e non solo
il tabellone elettronico che faceva i capricci fin dal riscaldamento: i romagnoli
subiscono la bellezza di 15 punti in appena 4 giri di lancette quando Dodi e
soci prendono il comando delle operazioni per tenerle poi fino alla conclusione.
La fase centrale della partita diventa un vero calvario: le amnesie difensive
complicano come spesso succede anche le alchimie nel gioco d’attacco, col risultato
che Cesena capitalizza appena 18 punti dal 10′ al 30′ e comunque dopo la prima
frazione viaggia ampiamente al di sotto di un punto realizzato al minuto. La
frittata è dunque servita già al 34′ (58-42) e solo l’immenso
orgoglio di capitan Bartolini evita un rovescio d’enomi proporzioni e salva, per
quel che può contare, la differenza canestri. Bando alle parole e largo al pronto
riscatto: a distanza di appena 48 ore da questo amaro epilogo scende al PalaIppo
(ove solo l’imbattuta capolista Ferrara è passata) il fanalino di
coda Spes Imola.
Pubblicato da Cristian Lega in News
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