13 Gennaio 2024
Lusa Massa Lombarda – Cesena 64-76 (21-4, 44-26, 50-42)
Lusa Massa Lombarda: Ravaglia 4, Spinosa Lorenzo 3, Spinosa Alberto 5, Pietrini, Alessandrini 16, Dalla Malva 3, Orlando 2, Del Vecchio 15, Rivola 5, Fabiani 11, Bedeschi, Berardi. All. Solaroli.
Cesena Basket 2005: Rossi, Santoro 14, Piazza 9, Domeniconi, Panzavolta 26, Ricci 3, Pezzi 4, Sanzani, Orioli, Capucci 1, Balestri 19, Sangiorgi. All. Vandelli.
Arbitri: Schiavi di Carpi e Delle Donne di Parma.
Serata pazzesca, infinita e quasi delirante sul parquet di Massa Lombarda, dove arriva la nona vittoria consecutiva di una stagione ormai impossibile da commentare. La solita truppa un po’ sgarruppata muove alla volta di Massa in un tardo e gelido pomeriggio di venerdì col presidente e il suo vice all’inseguimento dell’indiavolato torturatore di canini e molari, che fortunatamente accompagna il mezzo inseguitore nella sosta forlivese per raccattare gli infreddoliti Luchino e Piazza, e poi ci guida sicuro al PalaMelandri di Massa. Vanda 1 e Vanda 2 ci aspettano là, Bale e Carlo arrivano da soli dal lido di Cesenatico, Red è infortunato ma ha assicurato la sua presenza e arriverà all’ultimo istante: mi esce dalla bocca un profetico ”Trasferta disgraziata, trasferta forunata…”. Faggio se la ride.
Primo quarto
Inizio tragico, come da tempo non si vedeva, con Massa che parte a razzo e ci lascia al palo. PalaMelandri pienissimo con tifo da stadio che si esalta subito per l’avvio fulminante dei suoi e coach Vanda costretto al primo time out. Purtroppo non cambia praticamente nulla perché non facciamo mai canestro (1 su 13 nel quarto, con 0 su 7 da 3) mentre gli altri sembrano volare a un metro da terra.
Fabiani è padrone assoluto dei rimbalzi e tutti martellano il canestro senza tregua. Dopo un’eternità arriva il primo canestro di Piazza ma Massa è in fuga già da un pezzo ed è già lontanissima e prima della sirena di fine quarto mandiamo a segno solo due liberi di Santoro a fronte dei 21 punti messi a referto dai nostri scatenati avversari; si profila un massacro ma giuro che non mi rimangio la mia sgangherata profezia.
Secondo quarto
Del Vecchio apre subito il fuoco, poi, poco alla volta ecco i nostri primi segnali di vita, con qualche conclusione finalmente precisa e un ritmo più consono ai nostri standard. Massa però è ancora in trance agonistica e continua a volare; con 8 punti in fila sale a +22 (31 a 9), prima della tripla di Panzavolta che prova a chiudere la falla, poi lo segue a ruota Piazza ma il gap rimane sempre molto alto fino a toccare nuovamente i 20 con la tripla di Del Vecchio. Nonostante il largo vantaggio staff e giocatori di casa sono nervosi, polemici su ogni fischio arbitrale (prova decisamente insufficiente), mentre noi proviamo a tenere i nervi calmi e a iniziare una partita da capo, anche se ormai senza speranza apparente. In questo contesto sorprende l’improvvisa e inspiegabile espulsione di coach Vandelli che con la più assoluta tranquillità e moderazione chiede una normalissima spiegazione al direttore di gara; vai te a capire. A metà gara c’è una sola squadra al comando, in fuga e quasi irraggiungibile: 44 a 26 è quasi una sentenza.
Terzo quarto
L’impressione è che si stia andando verso una totale disfatta, ma questa squadra ha un cuore e un orgoglio immenso. Consapevole di aver fatto fin qui solo disastri decide di non arrendersi e si rimbocca le maniche per cercare, comunque, di giocarsela. Coach Vandelli è nascosto nella pancia del PalaMelandri e Lucio Paganelli da Gambettola si prende la scena, insieme a tutti i ragazzi che iniziano a fare un tifo furibondo per chi in quel momento è in campo.
Red, che è in panchina ma non può giocare, è scatenato, urla, dà consigli, e ha gli occhi che brillano quando vede la squadra costruire la sua lenta e inesorabile rimonta.
Massa smette improvvisamente di fare canestro, orfana di un Fabiani (prudenzialmente in panchina per problemi di falli) poco preciso ma fisicamente dominante, e punto su punto il gap si riduce e scende per la prima volta sotto la doppia cifra (38 a 47) dal 10 a 2 dei primissimi minuti di gioco. Ancora un punto alla volta per il -5 (42 a 47) poi ci incartiamo per un attimo ed è ancora –8 sulla sirena del quarto. Il parziale è sorprendente, soprattutto per i soli 6 punti messi a segno da Massa che sembra piombata nel baratro che abbiamo fortunatamente abbandonato dopo i primi due quarti da incubo.
Ultimo quarto
Adesso sale in cattedra Balestri che ci porta ancora più vicino, mentre Massa continua a balbettare paurosamente. Il PalaMelandri diventa una polveriera e sul campo si va di pari passo. Sono i liberi a fare la differenza (38 solo nell’ultimo nel quarto) con Massa che difende male e provoca contatti fallosi a ripetizione. Arrivano le reiterate proteste dei padroni di casa, ma ancora una volta è l’attacco che non produce punti e lascia libera la corsia del sorpasso che, puntuale come una sentenza, arriva a metà quarto con due liberi di Ricci. C’è ancora un’eternità da giocare e tutto può ancora succedere, ma l’inerzia è passata tutta in mano nostra. Dopo aver operato il sorpasso prosegue, senza voltarsi più indietro, una corsa guidata da un sontuoso Panzavolta che avrà, nonostante tutto, il tempo di rammaricarsi per i troppi errori commessi sia al tiro che ai liberi. Dopo la tripla di un solidissimo Balestri (59 a 56) segue una interminabile litania di tiri liberi, dovuti ai ripetuti falli della difesa di casa nel tentativo di ostacolare il controllo di palla e le incursioni improvvise a canestro degli ormai imprendibili avversari. Ai tanti e troppi fischi già ampiamente distribuiti sul campo si aggiungono altri tecnici e in ultimo l’espulsione di Fabiani (già in panchina per falli) a chiudere una serata indiscutibilmente pirotecnica e sorprendente che ci consente di centrare la nona vittoria consecutiva, mai come stavolta sofferta e inaspettata.
Però io l’avevo detto…
Pubblicato da cesenabasket in Divisione Reg. 1
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