11 Dicembre 2016
Pubblichiamo il testo di una mail inviata oggi a Simone Motola, noto giornalista della nostra regione.
Ciao Simone,
sono Fabrizio Fellini, penso che tu mi conosca.
Ti scrivo queste righe perché avrei piacere che tu rendessi noti dei fatti che sono accaduti venerdì sera in occasione dell’incontro di Promozione Skizzo Rimini vs. Cesena 2005, facendomi così un favore.
Ho vissuto una DOPPIA AMAREZZA tale da far fatica ad addormentarmi.
PRIMA AMAREZZA
Antefatto: in sede di stesura del calendario concordiamo di anticipare la partita di ritorno al giovedì anziché al sabato per dei loro problemi sciistici; di contro ci concedono di giocare l’andata di venerdì alle 21:00 piuttosto che alle 21:45 perché la nostra squadra è composta per 3/4 da ragazzi che ancora frequentano le superiori, ed il giorno dopo vanno a scuola.
Io personalmente al venerdì di solito finisco il lavoro oltre le 20:00, per cui faccio un po’ le corse e riesco ad uscire alle 19:20 per aggregarmi alla squadra.
Serata nebbiosa, partiamo alle 19:35 e con calma andiamo a Rimini, arrivando poco prima delle 20:15.
Entriamo in palestra, dove si svolgeva un allenamento di pallavolo femminile, e veniamo accolti dal custode, un po’ alterato, che ci dice: “Ma perché entrate così presto, loro (le ragazze della pallavolo), finiscono alle 21:30, così disturbate l’allenamento!”.
“Guardi che la nostra partita è alle 21:00.” è la nostra risposta, e, dopo ancora qualche sua frase di contrarietà, si calma solo ad un cenno dell’allenatore delle ragazze che conferma le 21:00 come termine della loro seduta.
A quel punto cominciamo ad essere dubbiosi, e tra noi ci diciamo: “In che senso loro finiscono alle 21:00?”.
Aspettiamo. Intanto i nostri ragazzi vanno a cambiarsi.
Verso le 20:30 arriva il loro primo giocatore.
Il primo arbitro arriva alle 20:35, mostrando chiaramente sul volto i dubbi legati all’allenamento di pallavolo in corso.
Poco dopo le 20:50 giunge il secondo arbitro, che dopo un minuto, capita la situazione, dice: “Io ho accettato una partita per le 21:00, se sapevo così la rifiutavo!”.
Alle 20:55 arriva il loro capitano, che fa anche da dirigente; cominciamo a chiedergli delle spiegazioni, e lui ci risponde che la palestra gli è stata concessa solo dalle 21:00 in poi.
Alle 20:58 il loro capitano consegna la lista dei giocatori alla ufficiale di campo: a quel punto, prima che lei cominci a scrivere, scatto col mio iPhone, come faccio solitamente, una foto alla lista per poter digitare i loro nomi e numeri nell’iPad, per poi fare le rilevazioni statistiche.
Alle 21:00 termina la pallavolo; dopo tre minuti finisco di preparare i nominativi per la rilevazione.
Alle 21:13 comincia la partita, senza che gli arbitri abbiano effettuato il riconoscimento delle squadre. Questa è forse stata l’unica cosa apprezzabile della serata, visto che così la squadra non si è persa un paio di minuti di riscaldamento.
Una notazione: il loro capitano non si è neanche cambiato perché ha poi dovuto fare il cronometrista, non trovando nessuno disponibile.
Alle 22:47 termina l’incontro; dopo due minuti aggiorno il nostro sito col risultato e le statistiche della gara, pubblicandolo anche su “quellidelbasket.com”.
SECONDA AMAREZZA
A fine partita, vista la serata in cui bisognava pensare male degli altri, parlando con lo staff prima di ripartire, ho chiesto: “Scusate, chi ha il referto?”.
Antonello Montalti, il nostro vice, me lo consegna; guardo gli orari di gioco e vedo:
primo quarto: inizio 21:00 fine 21:17;
fine della partita: 22:30.
In pratica gli arbitri e la ufficiale di campo hanno registrato tutto come se nulla fosse successo.
CONCLUSIONE
TALI MANCANZE DI RISPETTO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI non mi erano mai capitate in tanti anni di basket.
L’altra società non ha rispettato la nostra, non ha rispettato arbitri e ufficiale di campo, non ha rispettato il pubblico, non ha rispettato la federazione, a cui avrebbe dovuto comunicare l’impossibilità di quell’orario e cercare uno spostamento.
Gli arbitri e la ufficiale di campo hanno mostrato di non volere rispettare la nostra società, indicando sul referto degli orari FALSI, sembrando così di voler insabbiare quanto successo; c’è inoltre una mancanza di rispetto alla federazione, visto che si potrebbe pretendere almeno una tassa di spostamento gara, dato che con la palestra disponibile solo dalle 21:00 la partita avrebbe dovuto cominciare almeno alle 21:20, come da regolamento.
Personalmente, visto che ho dovuto accorciare una seduta di lavoro, considero tutto ciò anche una mancanza di rispetto nei confronti dei miei pazienti, e ciò può essere capitato anche ad altre persone danneggiate da quanto successo.
Cerca quindi di capire, Simone, la mia amarezza.
Ti saluto, certo che in qualche modo divulgherai quello che ti ho scritto. Sappi, comunque, che pubblicherò il testo di questa mail sul nostro sito, oltre ad inviarla l’organo federale giudicante, anche se, da non tesserato per la società quale sono io quest’anno, non so se verrà presa in considerazione.
Ciao ancora.
Fabrizio Fellini.
Pubblicato da Fabrizio Fellini in News
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