29 Ottobre 2023
ARGENTA – CESENA 94-68 (25-21, 55-37, 73-50)
ARGENTA: FEDERICI 7, FARINA 6, MAGNANI, ALBERTI 16, CATTANI 5, MANIAS 8, ALASSIO, BOGGIAN 10, RAGGI, CORTESI 19, TUMIATI, MONTAGUTI 23. All. ORTASI.
CESENA BASKET 2005: ROSSI 14, SANTORO 15, PIAZZA 5, DOMENICONI 3, NOCERINO 1, PANZAVOLTA 10, RICCI 2, PEZZI 1, SANZANI, ORIOLI, CAPUCCI 2, BALESTRI 15. All. VANDELLI.
Arbitri: Rossi di Rimini e Bozzacco di Bagnacavallo
Trasferta durissima in casa di Argenta, ancora imbattuta e attrezzata con giocatori decisamente di categoria superiore che mettono in soggezione solo a vederli.
Sulla scia di quanto ormai assodato dopo le prime gare di campionato e dai report che arrivano da tutti i campi, c’è una fisicità nettamente superiore agli anni precedenti soprattutto in virtù delle diverse squadre scese direttamente dalla C Silver che oggi non esiste più, quindi il problema maggiore è il gap fisico e l’intensità che viaggia per tutti i 40 minuti a livelli esasperati.
Argenta ne è un esempio perfetto e lo ha dimostrato con una partita solidissima, dura e aggressiva che non ci ha lasciato scampo, nonostante il coraggio e l’abnegazione del gruppo che tutto sommato ha fatto più o meno quello che onestamente era nelle sue possibilità.
Nel primo quarto c’è un equilibrio totale con una intensità a tratti spettacolare e coinvolgente e addirittura un vantaggio esterno (19 a 15) costruito con una serie di triple che Argenta ribalta in un finale convulso che apre la scena ad una prestazione arbitrale incommentabile. Sul 21 a 22 Rossi gestisce l’ultimo pallone del quarto e come da copione viene aggredito a metà campo dai mastini di casa che in modo tanto evidente quanto impunito lo scaraventano a terra (brutto colpo alla spalla e parecchi secondi steso a terra dolorante), gli scippano palla e mandano a segno sulla sirena la tripla del +4 con Alberti; ed è solo l’inizio.
Si apre il secondo quarto e Argenta gioca il primo pallone, ma la rimessa spetta a noi, perché dopo la palla a due iniziale vinta da Argenta non ci sono state contese in tutto il primo quarto. Ci sbracciamo dalla tribuna per segnalare il fatto e quando il messaggio arriva alla nostra panchina c’è la legittima protesta di coach Vandelli per l’evidente errore, assolutamente certo e inequivocabile. Decisi e irrevocabili gli arbitri decidono che va bene così, quindi si continua a giocare senza alcun tipo di intervento riparatore; avanti così!
Argenta approfitta della situazione e spinge sull’acceleratore forte di una fisicità debordante con un Montaguti stellare che sovrasta in potenza e atletismo ogni avversario e fa danni letali dentro l’area (12 rimbalzi di cui 7 in attacco). Il divario fra le due squadre sale oltre la doppia cifra ma pur con fatica rimane abbastanza cristallizzato fino alla spallata di fine quarto propiziata dagli esterni di casa che chiudono il cerchio issandosi ad un più che meritato +18.
Seconda parte di gara con poche speranze di rimonta, marcata a fuoco dal solito Montaguti e da un sontuoso Cortesi (trentottenne in forma smagliante) che continuano a imperversare senza trovare efficace opposizione, e da una difesa asfissiante onestamente spesso oltre il limite della regolarità (mani addosso nel marcamento individuale e spinte a rimbalzo inequivocabili), purtroppo tollerata e concessa.
La partita diventa così una vera e propria battaglia che i nostri si trovano a combattere per poter riuscire a giocare qualche pallone decente, ripetutamente stretti nella morsa di tenaglie realisticamente più consone a sport di contatto di tutt’altro genere. Non è così per la coppia che dirige la gara, capace anche di sfoderare altre perle sconcertanti, sottolineate con meravigliato stupore dallo stesso pubblico di casa, sorpreso per l’originalità di alcuni fischi che voi umani non potreste immaginarvi…
La forbice si allarga così inesorabilmente con le scorribande dei padroni di casa che fanno salire il pallottoliere a livelli inusuali portando il divario a cifre extralarge. La speranza e anche la convinzione deve a questo punto essere quella di riuscire a trarre da circostanze del genere importanti lezioni che possano dare maggiore impulso alla propria intensità di gioco e a quella “sana” cattiveria che serve come il pane per poter sopravvivere in un campionato che si è rivelato nuovo (e difficilissimo) non soltanto nel nome.
Pubblicato da cesenabasket in Divisione Reg. 1
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