PROMOZIONE: SKIZZO RIMINI – CESENA BASKET 2005 61-51 (22-12; 36-23; 50-38)

27 Ottobre 2013

SKIZZO RIMINI: Saulle 2, Brolli, Tamburini 2,
Bianchi 16, Ricciotti 11, Lancini 2, Cappelli 2, Rizzo 23, Lanci 3, Apreda. All. Polverelli.
Tiri
liberi 15/20.
CESENA BASKET 2005: Bauchiero 5, Marini 15, Sereni
Lucarelli , Soldati 21, Barbani 5, Testa 2, Ruscelli 6, Testoni,
Senni F. All. Senni P.
Tiri liberi 7/25. 5 falli: Soldati.
Arbitri: Signorini di Misano e Giancecchi di S. Marino

RIMANDATI ! Se la prima trasferta del campionato poteva in qualche modo servire come prima verifica importante dopo la netta vittoria all’esordio sull’Aurora Forlì, dobbiamo riconoscere che, pur avendo dimostrato di non essere arrivati del tutto impreparati, abbiamo arrancato sotto il limite della sufficienza, meritandoci una sospensione del giudizio da rivedere nei prossimi appuntamenti in programma. Sul campo dello Skizzo Rimini, squadra espertissima e preparatissima in tecnica e affini, ci siamo fatti portare a spasso per oltre metà gara con quelle giocate “da manuale” che per noi sono ancora un miraggio, mentre per gente del calibro di Rizzo, Ricciotti e Bianchi sono ancora il pane quotidiano alla faccia dell’anagrafe. Che sarebbe stata dura si è capito subito, con un continuo assedio dentro l’area quasi impossibile da arginare e un attacco particolarmente spuntato e mai pericoloso nei paraggi del canestro. Rimini sale di slancio a distacchi importanti e mantiene saldamente il timone per i primi tre quarti, issandosi più volte vicino ai 20 punti di margine, senza vedere all’orizzonte segnali di pericolo da parte di un avversario sfiduciato e spesso ingenuo. La mira stortissima anche dalla lunetta (orribile il 7 su 25 finale) ci mette quasi definitivamente fuori dai giochi, prima di trovare, nell’ultimo quarto, una fiammata improvvisa che ci rimette in corsa in modo del tutto insperato. La tripla di Soldati del -2 (51 a 53) riaccende speranze ormai defunte, ma i veterani di casa, senza batter ciglio, rimettono ogni cosa a posto riallargando il distacco fino alla sirena finale. Si torna a casa con la prima sconfitta di stagione, più che meritata, che speriamo possa diventare, come il dopo partita suggeriva, un’utilissima lezione per crescere in fretta e imparare, guardandoli da vicino in partita, quei movimenti e quei giochi che avversari così esperti e capaci hanno sciorinato a più non posso; meditate gente, che nessuno è mai nato già imparato.

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