CESENA BASKET 2005: Strada, Bauchiero 5, Bourhil, Asani 11, Marini 5, Currà 3, Ricci Giacomo, Ruscelli 2, Montanari 12, Senni 4. All. Montalti. Tiri liberi  3/8. 5 falli: Currà
FIORENZUOLA: Grassi 2, Cetin, Pirini 2, Faggi 11, Biondi 9, Maestri, Stramiglio 2, Gollinucci 10, Abbondanza 4, Morsucci 8. All. Amadori. Tiri liberi 19/37
Arbitri: Baldini e Ramilli di Forlì

PECCATO! La striscia vincente di quattro gare consecutive iniziata più di un mese fa contro San Marino finisce nel giorno del derby di ritorno con Fiorenzuola che fa bottino pieno al Palaippo al termine di una delle più brutte gare viste a memoria d’uomo. Le pesantissime assenze di molti attesi protagonisti del match (Gianluca Ricci, Donnini e Romano per Cesena, Bertani e Piraccini per Fiorenzuola) saranno motivo di un impoverimento tecnico generale fin troppo vistoso, con errori e disastri equamente suddivisi sul campo per gran parte del match, decretando un punteggio finale più consono a due tempi di gioco che ai quattro complessivi. E pensare che l’avvio è a dir poco dirompente con uno scatto fulmineo che poteva anche aver illuso i più, fiondati ad un clamoroso 11 a 0 dai punti e dalle triple di un indiavolato Montanari ben spalleggiato da Marini e Senni. Il pronto time out di coach Amadori produce poca sostanza con Fiorenzuola capace solo di far disastri e di sparare un eloquente 3 su 14 dal campo, ma intanto anche i fuochi d’artificio di casa stanno per esaurirsi. L’onda d’urto esplosa nel primo quarto scende a livelli quasi piatti già nella seconda frazione con un divario contenuto a soli 6 punti (28 a 22) e la sensazione che finirà, comunque, a quote minime per entrambe. Il terzo quarto inizia subito con Fiorenzuola schierato nella più classica delle zone 2-3, mossa che gira completamente la partita, visto che l’attacco di casa spara dal campo con una precisione inquietante (1 su 17) mettendo a referto la miseria di 3 punti ! Il 31 pari di fine parziale lascia tutto ancora aperto, ma è in arrivo il periodo in cui, per tutta la stagione, Fiorenzuola ha costruito la maggior parte dei suoi successi, con il sorpasso decisivo proprio negli ultimi minuti del match e gli avversari a cuocersi nei propri rimorsi. Il copione si ripete anche questa volta con l’esperienza di Faggi, Biondi e Gollinucci che cercano e trovano una serie infinita di tiri liberi (20 nel solo ultimo quarto) sui quali costruire un vantaggio pur esiguo che crea nervosismo e precipitazione fra le truppe di casa, ormai destinate ad una definitiva sconfitta.

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